Porto La Spezia - Guida Turistica

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.: PORTO LA SPEZIA
 Il porto della Spezia è uno dei maggiori scali mercantili del Mar Ligure e si trova nella parte più settentrionale del Golfo della Spezia in Liguria. Il suo sviluppo risale agli inizi del Novecento, e da allora è cresciuto sino a diventare uno degli scali principali anche del Mar Mediterraneo, particolarmente specializzato nella movimentazione dei containers.
  L'ubicazione particolare del porto della Spezia - all'estremità di un profondo golfo, a sua volta ricco di minori insenature, orientato su un asse Nord-Ovest/Sud-Est - gli conferisce una connotazione di porto naturale come pochi altri. Protetto da una catena di monti all'intorno, esposto ai soli venti di scirocco (e parzialmente di tramontana), risulta naturalmente riparato da quelli più veementi di libeccio grazie al promontorio di Porto Venere e alle Isole Palmaria e Tino. Un solo sbarramento all'imboccatura del golfo, la diga foranea, garantisce assoluta tranquillità alla rada spezzina e consente lo svolgimento delle manovre di ancoraggio, di accosto alle banchine, di ormeggio delle navi, in condizioni di particolare facilità in tutte le stagioni. La diga foranea, lunga 2210 metri, taglia il golfo alla sua imboccatura fra punta S.Maria, a ponente, e punta S.Teresa, a Levante, lasciando aperti, alle due estremità, due passaggi di 400 metri l'uno (a ponente) e 200 metri l'altro (a levante) per consentire l'accesso al porto delle navi mercantili e militari. La profondità della rada è di circa 4,6 Km mentre la sua larghezza si aggira mediamente sui 3,2 Km; uno specchio acqueo di circa 14,7 Kmq a disposizione per l'ancoraggio sicuro delle navi.
  La provincia della Spezia è dotata di un impianto intermodale di grande importanza, costituito dal porto mercantile, dall'area retroportuale di S.Stefano Magra; è inoltre sede di uno degli arsenali militari più importanti d'Italia. Dai dati è emerso che dal porto della Spezia, nel 2005, i passeggeri transitati sono stati complessivamente 56.358 (+37%), di cui 37.000 unità nel settore crocieristico. Per quanto riguarda le merci: 17.162.478 tonnellate di merci (-6,9%), di cui 3.055.444 tonnellate (+4,4%) di merci rinfuse liquide, 1.529.780 tonnellate (-29,3%) rinfuse solide e 12.577.254 tonnellate (-5,7%) di merci varie. Il traffico ferroviario merci è stato pari a 2.677.399 tonnellate (+2,6%), mentre a i contenitori a mezzo ferrovia pari a 262.139 teus (+8%). Il porto ha superato per il terzo anno consecutivo il milione di contenitori movimentati, con precisamente 1.024.455 teus (-1,5%)[1].
.: STORIA
  Liguri, Etruschi, Romani, Genovesi, Spagnoli, Francesi, nel susseguirsi dei secoli, hanno subito il fascino del golfo della Spezia. In effetti più che di un golfo ha l'aspetto di un ampio fiordo; la rada è profonda 4,6 Km e larga 3,2 Km e consente, in tutte le stagioni, lo svolgimento delle manovre navali in condizioni di particolare facilità. Nel tempo è stato dibattuto se l'antico porto di Luni fosse nel golfo della Spezia o alle foci del Magra. È comunque certo che Luni fu terra dei Liguri Apuani, una popolazione che si fa risalire alle età del Ferro e del Bronzo e che era radicata in Lunigiana. Intorno al VII secolo a.C., il Golfo fu conquistato dagli Etruschi, per poi essere riconquistato dai Liguri. Nel 299 a.C. Domizio Calvino sconfisse i Liguri, alleati dei Cartaginesi e dei Galli, e diede inizio alla dominazione di Roma. I Romani consideravano il golfo spezzino particolarmente adatto per concentrarvi le armate. Nel 215 a.C. il console Manlio Torquato, a capo della flotta romana, mosse guerra ai Sardi partendo dal golfo di Luni. Vent'anni dopo il console M. Porcio Catone lo scelse come base marittima per una spedizione militare in Spagna. La guerra fra i Liguri ed i Romani durò circa 250 anni. Si ha notizia di riconquiste effettuate dai Liguri nel 193 e nel 185 a.C. La storia testimonia comunque che nel 177 a.C. i Romani fondarono sul mare, poco a sud del fiume Magra, la colonia di Luna, con duemila coloni ascritti alla tribù Galeria. La vita della grande colonia, presto abbellita di splendidi edifici pubblici e ricca grazie al commercio del marmo bianco delle Apuane, si svolge senza problemi fino al V secolo d.C., epoca in cui vi si stabilisce la sede della diocesi, con potere politico e amministrativo.
  È nel IX-X secolo d.C. che inizia la crisi di Luni e delle sue istituzioni: le incursioni barbariche misero in ginocchio la popolazione e cancellarono la cultura della zona, per cui è presumibile che anche il suo porto perdesse le sue funzioni militari e commerciali. È all'incirca attribuibile a questo periodo il primo sorgere di un nucleo abitativo sulle alture collinari prospicenti il golfo della Spezia, senza poter ancora però parlare di connotazione portuale. La Spezia era parte della podesteria di Carpena e passò ai Fieschi che la cedettero, nel 1256, al comune di Genova che stabilì il suo predominio militare e commerciale sul golfo, iniziandone lo sviluppo portuale. Con decreto del doge genovese Tomaso di Campo Fregoso del 1446 veniva vietato, al porto della Spezia e agli altri scali liguri, con esclusione di Genova, lo scarico di navi di grossa portata. La sudditanza verso Genova portò a far scemare l'importanza del nostro porto dal punto di vista mercantile e ad accrescere l'importanza militare. Il 14 ottobre 1541 la flotta di Carlo V, re spagnolo, consistente di 70 galee, di cui 20 al comando di Andrea D'Oria, si concentrò nel porto spezzino per la spedizione di Algeri (guerra agli infedeli). Altra concentrazione di flotte si ebbe in occasione della crociata ispano-pontificia voluta dal papa Pio V a seguito dell'occupazione di Cipro da parte dei turchi ottomani che si concluse con la battaglia di Lepanto nel 1572. Nel 1808 Napoleone Bonaparte lo fece porto militare, con il proposito di costruire un Arsenale; ma nel 1814 il porto fu violato dalla flotta inglese che lo distrusse. Il Conte di Cavour, dopo una breve visita alla Spezia, nel 1860 decise la costruzione del più grande Arsenale d'Italia.
  È da collocarsi pochi anni dopo la nascita del "moderno" porto mercantile. Inizialmente si colloca nell'attuale zona del Canaletto come sbocco naturale della piana di Migliarina destinata, in quel periodo a zona industriale. In effetti il Porto della Spezia fu riconosciuto come porto mercantile di prima classe e seconda categoria con Regio Decreto 30.7.1888 n. 5629. Negli anni compresi fra il 1890 e il 1900 sono state realizzate la banchina Malaspina e il primo troncone del molo Garibaldi. Nel 1919 fu costituito l'Ente Portuale di La Spezia, ma venne disciolto nel 1923. Tre anni più tardi nacque l'Azienda dei mezzi meccanici. Dopo la fine della seconda guerra mondiale fu necessario procedere all'opera di ricostruzione delle strutture pesantemente danneggiate. È storia di oggi l'istituzione dell'Autorità portuale.